PRAMA: TEORIA DELL'EQUILIBRIO COMPARATO
Per riuscire a mantenere l'equilibrio tra lo sviluppo dei livelli fisico, psichico e spirituale, sia a livello individuale che collettivo, è necessario avere una chiara comprensione di come ciascuna sfera influenza ed è influenza delle altre. Sono inoltre necessarie delle opportune linee guida per avere il massimo grado di avanzamento mantenendo sotto controllo gli effetti collaterali. La teoria del Prama, esposta da P.R. Sarkar nel 1986, è esattamente uno studio che dà le basi alla risoluzione di questo tipo di problemi.
Il significato della parola sanscrita Prama si avvicina all'insieme dei termini bilanciamento (come eguaglianza di peso), equilibrio (come eguaglianza di forze) ed armonia.
Prama significa, quindi, armonia complessiva, un equilibrio dinamico, sempre in mutamento ma sempre bilanciato.
La struttura più stabile che esista è il triangolo. Ogni qualvolta tre o più forze si trovano ad agire, la disposizione stabile finale è normalmente un triangolo di forze. Al livello più alto di astrazione, i tre vertici di questo triangolo concettuale sono il piano fisico, il piano psichico e il piano spirituale.
Quando si verifica uno squilibrio tra questi tre piani di esistenza, lo stato di Prama si perde attraverso vari stadi. Il primo stadio è il disordine. Da questo stadio, o viene ripristinato Prama, oppure il flusso del movimento peggiora e si instaura lo stadio di disgregazione. Se non vengono fatti sforzi per invertire la direzione, allora sopraggiunge lo stadio della degenerazione. Arrivati a questo punto di non equilibrio, Prama non può essere raggiunto direttamente ma soltanto per gradi, passando prima dallo stadio di disgregazione a quello di disordine per, infine, raggiungere il Prama. Se il movimento negativo continua dopo lo stadio della degenerazione, allora è inevitabile la distruzione del sistema.
Ciascuno dei tre livelli fondamentali (fisico, psichico, spirituale) è a sua volta composto da sotto sistemi di forze. Quando il Prama globale è perso non è normalmente possibile ristabilirlo direttamente ma potrà essere ristabilito in ciascuno dei sotto sistemi, individualmente. Questo processo di analisi della composizione di ciascun livello in sotto triangoli di forze va proseguito fino a quando si giunge ad una struttura elementare sulla quale è possibile intervenire direttamente. Avendo stabilito Prama al livello più basso è possibile raggiungere il Prama al livello immediatamente superiore con un'azione diretta e risalendo così in un processo di sintesi si giunge fino allo stato di Prama Globale.
Una caratteristica essenziale del Prama è la sua natura dinamica. Lo stato di Prama non è statico ma in continuo movimento adeguandosi ai cambiamenti. Esso si applica tanto alla dimensione individuale quanto a quella collettiva.
Oggi, la società umana si trova nello stadio di degenerazione, e la priorità deve essere data alla costruzione del Prama sul piano materiale. Nonostante la natura abbia colmato di ricchezze ogni angolo del pianeta, la maggior parte dell'umanità è ancora impegnata nella lotta per la sopravvivenza fisica. Quando la società umana avrà la garanzia delle necessità minime, allora si potrà prestare più attenzione al piano psichico e quindi a quello spirituale.
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