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Democrazia Economica
Garantire a tutti la disponibilità delle minime necessità compresi cibo, vestiti, case, sanità, istruzione. Il diritto al lavoro è un requisito fondamentale per la garanzia delle minime necessità. Lo stato deve sostenere chi non è in grado di essere autosufficiente. Questo non è solo un diritto individuale, ma anche una necessità per lo sviluppo collettivo.
Incrementare costantemente il potere d'acquisto delle persone ridistribuendo la ricchezza. Sviluppare l'utilizzo delle risorse locali e sostenere la produzione di beni essenziali per soddisfare il consumo dell'intera popolazione.
Le persone devono avere il diritto di decidere dell'economia locale, quindi le imprese devono essere il più possibile gestite da cooperative o da sistemi aziendali che permettano ad ogni lavoratore di essere imprenditore dell'azienda per cui lavora, partecipando agli utili, ai rischi e alle decisioni.
Le persone che non vivono in una zona economica o che non intendono viverci stabilmente, non devono interferire nel controllo dell'economia locale.
Economia Quadridimensionale

Un'economia sviluppata dovrebbe consistere di quattro parti:

Economia popolare
Psicoeconomia
Economia commerciale
Economia generale

Questa quadri dimensione dell'economia è una espansione delle attuali concezioni dell'attività economica.

La gran parte degli economisti oggi studia solo una minima parte dei principi dell'economia generale e qualcosa dell'economia commerciale, ma entrambe queste sezioni sono ancora ad uno stadio arretrato. L'economia popolare e la psicoeconomia sono quasi totalmente trascurate dai moderni esperti di economia e per questo non hanno potuto trovare posto nel pensiero economico attuale.

1. Economia popolare.

L'economia popolare si occupa dei bisogni essenziali delle persone come:

- La produzione
- La distribuzione
- La commercializzazione
- La spedizione
- L'immagazzinaggio
- La determinazione del prezzo
- Le vendite
- Le spese di trasporto
- La valutazione simulata dei costi di produzione
- Tutte le attività correlate a questi bisogni essenziali

Ancora più importante, si occupa direttamente della fornitura garantita del fabbisogno essenziale come:

- Alimentazione
- Vestiario
- Abitazione
- Cure mediche
- Istruzione
- Trasporto
- Energia
- Acqua per l'irrigazione.

Il continuo miglioramento e la pronta disponibilità di queste esigenze è il fattore chiave nell'economia popolare.

Il fabbisogno minimo può essere assicurato attraverso il potere d'acquisto garantito che dovrebbe essere sancito dalla Costituzione come un diritto umano fondamentale o cardinale. Questo darà ai cittadini potere legale nel caso in cui le loro esigenze minime non fossero soddisfatte, in modo che la necessità del potere d'acquisto sia rafforzata dalla Legge Costituzionale. Dato che l'economia popolare si occupa delle necessità primarie e dei problemi di sussistenza della gente stessa, deve avere la precedenza su altre parti dell'economia.

L'economia popolare dovrebbe occuparsi anche dello sviluppo delle industrie sia a livello privato sia cooperativo. Le industrie private dovrebbero avere dimensioni e sfera d'azione limitata per prevenire la produzione monopolizzata e lo sfruttamento. Si dovrebbero trasformare in cooperative quando si siano ingrandite troppo. Le industrie cooperative sono il mezzo migliore per organizzare le persone in modo indipendente così che assumano la responsabilità collettiva del loro sostentamento.

L'economia popolare ha fra i suoi scopi:

- La piena occupazione
- L'estirpazione della povertà di massa
- Lo sviluppo dell'economia rurale
- La socializzazione a fasi della terra nelle mani di coloro che lavorano fisicamente od intellettualmente per un'adeguata produzione
- Programmi di formazione professionale per impartire le abilità che rendano possibile trovare impiego nelle località rurali o urbane d'origine
- Collocamento nel lavoro e trasporto
- Trasbordo, carico e scarico di qualsiasi materiale anche se non economicamente effettuabile in breve tempo.
- Produzione di energia a basso costo e approvvigionamento d'acqua, che sono essenziali se la popolazione deve controllare la propria economia locale.

Infine, include:

- Il decentramento economico
- La dinamicità cooperativa
- La pianificazione a livello di Provincia.

2. Psicoeconomia.

Mentre l'economia popolare si occupa soprattutto di garantire i fabbisogni minimi della vita, la psicoeconomia si preoccupa di incrementare il nutrimento psichico della mente individuale e collettiva attraverso un'appropriata attività economica. L'economia popolare sarà la preoccupazione principale dei paesi sottosviluppati od in via di sviluppo, ma la psicoeconomia acquisirà importanza crescente nel futuro una volta che i problemi di sussistenza saranno gradualmente risolti. La psicoeconomia sarà di maggiore importanza in un'economia altamente sviluppata e meccanizzata dove la gente potrà lavorare solo poche ore la settimana ed avere molto tempo libero.

La psicoeconomia ha due rami:

Il primo cerca di debellare le pratiche, i comportamenti e le strutture economiche ingiuste e di sfruttamento. Si contrapporrà ad ogni forma di sfruttamento economico e psicoeconomico e farà sì che la gente sia consapevole di come i capitalisti, nei loro ruoli singoli o collettivi, sfruttano la società e creano esigenze insane ed artificiali che non soltanto avvelenano la mente ma incoraggiano pericolose abitudini dannose alla santità e allo sviluppo psichici. Il primo e preminente dovere della psicoeconomia è quello di intraprendere un'instancabile lotta contro tutte le tendenze economiche degeneranti e disumanizzanti nella società.

Il secondo ramo della psicoeconomia sviluppa e migliora il nutrimento psichico delle menti individuali e collettive. Questo ramo è di fatto sconosciuto oggi, ma diventerà un ramo dell'economia estremamente importante nel futuro. Assicurerà equilibrio e bilanciamento a tutti i livelli dell'economia. Troverà soluzioni nuove e creative ai problemi economici per sostenere la massima utilizzazione delle potenzialità psichiche e spirituali. La psicoeconomia darà splendore al fascino luminoso della scienza economica.

3. Economia commerciale.

Questa parte dell'economia si occupa dello sviluppo di mezzi di produzione e distribuzione scientifici ed efficienti che non incorrano in perdite e dove l'output superi l'input. Lo scopo dell'economia commerciale è quello di assicurare la massima utilizzazione e la distribuzione razionale delle risorse per il beneficio comune.

4. Economia Generale.

Sebbene ci sia un certo sviluppo nell'economia commerciale e in quella generale, c'è la possibilità di uno sviluppo ancora maggiore.

La teoria PROUT è a favore di una struttura industriale a tre piani che includa:

- Le industrie chiave amministrate dallo Stato
- Le cooperative
- Le imprese di proprietà privata.

Le industrie chiave dovrebbero funzionare senza perdita nè profitto. L'economia generale include l'organizzazione della struttura industriale e la coordinazione di una programmazione economica a tutti i livelli per assicurare il benessere collettivo.

Queste quattro parti dell'economia dovrebbero essere integrate ed adattate secondo i principi Neoumanistici per assicurare la massima utilizzazione e la distribuzione razionale di tutte le risorse e per armonizzare il progresso umano con tutta la creazione.

2005-12-04 Proutist Universal Italia

PROUT è equilibrio fra:
Necessità delle persone
Garanzia delle necessità primarie (cibo, vestiario, casa, istruzione, sanità)
Distribuzione della ricchezza
Intervento statale
Garantire alle imprese l'acquisto di materie prime, energia e trasporti al prezzo minimo di mercato
Garantire la concorrenza, impedendo la formazione di monopoli e concentrazioni dannose di potere economico
Libero mercato
Controllo diretto dei lavoratori tramite la cooperazione coordinata per le grandi e medie imprese
Gestione a conduzione famigliare delle piccole imprese e delle imprese artigiane
Capitalismo, Comunismo e Democrazia Economica Notiziario di Cultura Proutista