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Democrazia Economica
Garantire a tutti la disponibilità delle minime necessità compresi cibo, vestiti, case, sanità, istruzione. Il diritto al lavoro è un requisito fondamentale per la garanzia delle minime necessità. Lo stato deve sostenere chi non è in grado di essere autosufficiente. Questo non è solo un diritto individuale, ma anche una necessità per lo sviluppo collettivo.
Incrementare costantemente il potere d'acquisto delle persone ridistribuendo la ricchezza. Sviluppare l'utilizzo delle risorse locali e sostenere la produzione di beni essenziali per soddisfare il consumo dell'intera popolazione.
Le persone devono avere il diritto di decidere dell'economia locale, quindi le imprese devono essere il più possibile gestite da cooperative o da sistemi aziendali che permettano ad ogni lavoratore di essere imprenditore dell'azienda per cui lavora, partecipando agli utili, ai rischi e alle decisioni.
Le persone che non vivono in una zona economica o che non intendono viverci stabilmente, non devono interferire nel controllo dell'economia locale.
ALCUNI ALTRI PRINCIPI

1. "La diversità e non l'identicità, è la legge della natura"

Significato: diversità, non identicità, è la caratteristica intrinseca del Supremo Principio Operativo (Prakrti). Non esistono nell'universo due oggetti, o due corpi, o due menti o molecole, o atomi identici. Questa diversità è la tendenza intrinseca nel Supremo Principio Operante.

Coloro che vogliono rendere tutto uguale sicuramente falliranno perché stanno andando contro la caratteristica intrinseca del Supremo Principio Operativo. Tutte le cose sono uguali solo allo stato non manifesto di tale Principio. Quanti pensano di rendere tutte le cose uguali inevitabilmente pensano la distruzione di tutto.

   2. "Le esigenze minime di un'epoca dovrebbero essere garantite a tutti".

Significato: Hararme pita' Gaorii ma'ta'svadeshah bhuvanatrayam. Cioè, la Conoscenza Suprema (Purus'a) è mio padre, il Supremo Principio Operativo (Prakrti) è mia madre e i tre mondi sono la mia patria. L'intera ricchezza dell'universo è patrimonio comune di tutti, sebbene non esistano nell'universo due entità assolutamente identiche. Così il fabbisogno minimo vitale dovrebbe essere alla portata di ciascuno. In altre parole, cibo, vestiario, cure mediche, casa ed istruzione devono essere forniti a tutti. Tale fabbisogno tuttavia, cambia secondo i cambiamenti che si hanno nelle varie epoche. Per esempio, come mezzo di trasporto la necessità base può essere una bicicletta in una determinata epoca ed un aeroplano in un'altra. Il fabbisogno minimo deve essere fornito a tutti in base all'epoca in cui si vive.

   3. "La ricchezza in eccedenza dovrebbe essere distribuita tra i meritevoli secondo il loro grado di merito".

Significato: dopo aver soddisfatto le esigenze minime di tutti in qualsiasi epoca, la ricchezza in eccedenza dovrà essere distribuita tra i meritevoli secondo il grado di merito. In qualsiasi epoca quando una bicicletta costituisce il fabbisogno minimo per la gente comune, un mezzo di trasporto a motore diventa cosa necessaria per un medico.

A riconoscimento del merito delle persone, e per fornire ai meritevoli maggiori opportunità di servire la società, essi devono essere provvisti di veicoli a motore. Il detto "servi in base alla tua capacità e guadagna secondo la tua necessità" suona bene, ma non produce nessun risultato sul duro suolo della terra.

*Il 13 ottobre 1989, l'autore tenne il discorso "Esigenze Minime e Massime Amenità" e diede disposizioni affinché le idee essenziali contenute in esso andassero ad aggiungersi al presente capitolo. Queste idee furono riassunte dall'autore nel modo seguente: "(1) Le esigenze minime devono essere garantite a tutti. (2) Amenità speciali sono riservate a persone di valore "speciale" come da condizioni ambientali dell'epoca particolare. (3) Le massime amenità devono essere garantite a tutti, anche a quanti non hanno qualità speciali - a gente comune di valore "comune". Le massime amenità devono essere garantite a tutti come da condizioni ambientali. Queste amenità sono per quelli di valore ordinario - la gente comune, la cosiddetta umanità calpestata. (4) Tutti e tre i suddetti processi sono infiniti, e continueranno ad aumentare in conformità alle potenzialità collettive.

"Questa appendice alla nostra filosofia può essere breve, ma è di natura progressiva e di carattere progressivo. Ha implicazioni a lungo raggio per il futuro".

   4. "L'incremento del tenore minimo di vita della gente è l'indice della vitalità della società"

Significato: i meritevoli dovrebbero ricevere più della somma necessaria a soddisfare il fabbisogno minimo che viene assegnata alla gente in generale, e sforzi continui dovrebbero essere compiuti per elevare il tenore di vita minimo. Per esempio oggi la gente comune ha bisogno delle biciclette mentre i meritevoli necessitano dei veicoli a motore, ma un adeguato sforzo dovrebbe essere fatto per fornire la gente comune di veicoli motorizzati. Dopo che tutti li avranno ottenuti potrà essere necessario fornire ai personaggi meritevoli un aeroplano. Dopo che ogni persona meritevole avrà un aeroplano, ci si dovrà sforzare di fornire ogni persona comune di un aeroplano, innalzando lo standard di vita minimo. In questo modo gli sforzi per aumentare il tenore minimo dovranno continuare senza interruzione, e da questo sforzo dipenderà lo sviluppo di questo mondo e la prosperità degli esseri umani. (P.R. SARKAR)

COMMENTI: i Cinque Principi Fondamentali del Prout commentati dall'economista Ravi Batra.

Primo principio

A nessun individuo deve essere permesso di accumulare ricchezza materiale senza il chiaro permesso o l'approvazione del corpo collettivo.

In questo primo principio il PROUT affronta il concetto della proprietà privata che, secondo Sarkar, è una mistificazione. L'intero universo, la terra, il sole, le galassie sono una proiezione del pensiero della Mente Cosmica. Anche i pensieri di ogni individuo appartengono a questa mente cosmica. Allo stesso modo ogni cosa in questo universo è posseduta dall'Entità Cosmica, non dagli individui, dagli stati o dalle nazioni. La mente cosmica possiede tutte le risorse, per cui non può esistere proprietà privata o eredità.

A nessuno sarà consentito di accumulare ricchezze senza l'approvazione della società. Molte iniquità e ingiustizie nel mondo derivano dal consenso sociale alla proprietà privata. Questa si è verificata nel passato e avviene ancor oggi. La povertà nasce da questa accettazione della proprietà privata. Lo stesso avviene per i paesi sottosviluppati e per i paesi che producono ricchezze petrolifere e minerali. L'idea stessa di proprietà giustifica le restrizioni nazionali sulle esportazioni di capitali e di tecnologia nei confronti delle nazioni colpite dalla fame.

Così il concetto di proprietà privata è stato per secoli alla radice di molte brutalità che hanno costretto singoli individui e intere nazioni coesistessero con la più degradante povertà.

Oltre al concetto di proprietà privata vi è quello di proprietà di stato, che era sviluppato nei paesi comunisti, dove lo stato possedeva tutto. Non vi era alcun proprietario, tutti erano salariati.

Questa estremizzazione è altrettanto pericolosa al progresso umano quanto il concetto di proprietà privata, poiché la proprietà di stato distrugge tutti gli incentivi e la spinta a far fronte ai continui cambiamenti del mondo distruggendo molte libertà individuali. In realtà lo stimolo ad accumulare è naturale negli esseri umani: a causa dell'incertezza del futuro molta gente preferisce mettere da parte qualcosa per i momenti difficili. La repressione di questo stimolo non è desiderabile né possibile. L'esperienza precedente di tutti i paesi comunisti ci dimostra come sia difficile privare le persone delle loro proprietà. Nel passato il grande sconvolgimento che lo stato ha provocato nei proprietari in Russia ed in Cina poteva essere evitato se questa spinta naturale ad accumulare avesse avuto almeno la possibilità di un'espressione limitata.

Il PROUT sostiene una posizione di compromesso tra questi due estremi. Negli interessi degli incentivi e della libera iniziativa, la società può permettere alle persone di accumulare qualche ricchezza, ma questo permesso non può essere illimitato, altrimenti sorgeranno grosse disparità che determineranno corruzione, povertà, crimini, invidie personali ed il più esasperato materialismo con tutto ciò che ne consegue. Perciò il ricco tende ad avere il controllo sociale in modo da ostacolare la distribuzione della ricchezza al maggior numero di persone.

Secondo principio

Ci dovrebbe essere la massima utilizzazione e la razionale distribuzione di tutte le potenzialità mondane (fisiche), sovramondane (psichiche) e spirituali dell'universo.

Questo principio ha due aspetti: massima utilizzazione e distribuzione razionale. Massima utilizzazione significa poter usare tutte le risorse materiali e non materiali reperibili nella società in ogni momento in modo da garantire il massimo benessere al maggior numero di persone possibile per il maggior tempo possibile. Questo implica che tutti coloro che sono in grado di lavorare devono avere opportunità d'impiego e che le tecniche di produzione dovranno essere le più moderne ed efficienti possibile. Ci potrebbe essere un conflitto tra questi due obiettivi. Se i metodi più efficienti di produzione sono sfruttati intensivamente il loro uso potrebbe contraddire l'obiettivo di fornire un'occupazione adatta a tutte le persone abili a tale lavoro. In questi casi l'obiettivo della produzione dovrà avere la precedenza sulla scelta della tecnica più efficace, mentre usando la tecnologia più redditizia i lavoratori di un'industria avranno a loro disposizione più tempo libero e si creeranno maggiori possibilità di occupazione. Per un materialista la possibilità di maggiore tempo libero può essere considerata una perdita di tempo, ma in un tipo di società basata sulla spiritualità molta gente utilizzerà questo tempo per dedicarsi a pratiche spirituali, sport, letteratura, teatro, musica e tutte le espressioni sottili e creative della nostra mente.

Per cui non può esservi alcun conflitto tra i due obiettivi della massima occupazione e dei metodi di produzione efficienti. La società dovrà valutare le varie alternative possibili per la massima utilizzazione. Di questo problema ci occuperemo più avanti, nel quarto principio del PROUT. Così come i beni devono essere prodotti da una tecnologia più efficiente, bisogna razionalizzare la distribuzione del reddito tra i membri della società. Come afferma il primo principio, il PROUT non sostiene l'abolizione della proprietà privata, né sostiene una distribuzione perfettamente uguale del reddito, ma afferma piuttosto una distribuzione razionale che favorisca la massima utilizzazione. Solo questo tipo di distribuzione può essere comparabile con il sistema di incentivi materiali, senza i quali nessuno farà del proprio meglio nel processo produttivo. Sarkar sostiene che la diversità è una legge di natura, l'uguaglianza non ci sarà mai. L'uguaglianza è possibile solo nello stato non manifesto della Coscienza Cosmica, per cui la completa uguaglianza comporta la cessazione di ogni attività, la morte dell'Universo. Perciò la società non deve prefiggersi la completa uguaglianza, perché tali tentativi sono destinati a fallire. Tutto ciò che si può fare è di assicurare a tutti uguali opportunità, in maniera da non avvantaggiare nessuno ingiustamente. Inoltre devono essere garantite il soddisfacimento di tutte le necessità essenziali a tutti i membri della società per cercare di aumentare lo standard di vita delle persone a partire da quelle meno abbienti. La distribuzione razionale del reddito si ha quando il salario determinato dalla società è tale da garantire a tutti la soddisfazione delle fondamentali necessità per la vita, quali: cibo, vestiario, alloggio, istruzione, assistenza medica. Il profitto individuale verrà costituito da ciò che rimane dopo che lo standard minimo vitale è stato soddisfatto.

Infine coloro che non sono in grado di lavorare, come per esempio gli handicappati, devono per lo meno avere soddisfatte le necessità fisiche basilari. Chiariremo meglio questo argomento nel prossimo punto, che tratterà dell'economia del PROUT.

Terzo principio

Ci dovrebbe essere la massima utilizzazione di tutte le potenzialità fisiche, metafisiche e spirituali individuali e del collettive della società umana.

Nel terzo principio si stabilisce un legame tra bene individuale e bene sociale, tra interessi individuali e sociali. Il benessere sociale dipende dal benessere individuale e il benessere individuale dall'ordine sociale. Entrambi devono essere incentivati allo stesso modo; se ne trascura uno, ciò avviene a danno dell'altro. Così come deve essere data a tutti la possibilità di sviluppare al massimo le proprie potenzialità fisiche, mentali e spirituali, allo stesso modo la società deve essere governata e amministrata fondandosi sulla moralità e sull'onestà. "Non dobbiamo dimenticare - dice Sarkar - che il bene sociale dipende dall'individuo e il bene individuale dalla collettività". Il benessere sociale non può essere sviluppato al massimo se gli interessi individuali vengono negati. Per questa ragione ognuno deve avere libertà di pensiero e di espressione, devono essere soddisfatte le necessità materiali fondamentali di ciascuno, compreso il tempo libero, in modo che si possa dedicare del tempo alle attività intellettuali e spirituali. Ma il benessere individuale dipende anche dalla natura del governo del corpo sociale. Se il governo è corrotto e disonesto, non ci si può aspettare che gli individui non siano anch'essi corrotti e disonesti. Il bene individuale, quindi, dipende dal bene sociale e viceversa.

Il concetto di corpo sociale, introdotto nel primo principio, viene qui menzionato nuovamente. Il PROUT afferma che per mantenere onesto il governo bisogna che vi sia un'altra istituzione, che svolga la funzione di sorvegliare l'amministrazione. Questo tipo di istituzione legale è il corpo sociale di Sarkar, che deve essere composto solo di membri della società moralmente e spiritualmente elevati. Solo chi è altruista e coraggioso ha la capacità di prevedere con astuzia e intelligenza le azioni dei politici mossi da interessi personali e prevenire gli eventuali imbrogli del governo. Per cui, per mantenere onesto il governo bisogna che ci sia un corpo incorruttibile di moralisti fidati che ne controlli le azioni.

Quarto principio

Ci deve essere un appropriato adeguamento tra le potenzialità fisiche e metafisiche, mondane e sovramondane e le potenzialità spirituali.

I termini fisico e metafisico si riferiscono qui alle potenzialità individuali delle persone, e mondano e sovramondano alle potenzialità dell'Universo. Ogni persona deve essere incoraggiata a mantenere un giusto equilibrio tra le attività fisiche, mentali e spirituali. La negazione o l'eccesso di qualcuna di esse porterà all'infelicità. Per sviluppare maggiormente la qualità della nostra vita, le attività devono essere perseguite contemporaneamente. Allo stesso modo la società deve imporre un equilibrio nell'utilizzazione dei tre tipi di risorse. Può negarne una a spese di un'altra mettendone in pericolo il proprio equilibrio. Prendete per esempio l'obiettivo del massimo sviluppo dello standard di vita o del tasso di sviluppo economico. Questo obiettivo comporta semplicemente 1'utilizzazione delle risorse mondane, ma potrebbe scontrarsi con l'uso delle potenzialità spirituali qualora determinasse l'inquinamento atmosferico, l'avvelenamento dei mari e la distruzione della natura e così via. Potrebbe anche richiedere l'utilizzazione di molto tempo per la produzione di beni, cosicché ne rimarrebbe poco per le attività intellettuali e spirituali. Nel caso di tali inevitabili conflitti, la società o il corpo governativo dovrà imporre un compromesso tra i vari usi delle risorse naturali e il tempo di chi lavora. Il principio di adattamento richiede che, per quanto è possibile, le possibilità di impiego si adattino alla personalità di chi lavora.

Di regola, persone con molteplici capacità dovrebbero essere impiegate in professioni più elevate. Un intellettuale, per esempio, dovrebbe essere impiegato in un servizio intellettuale, anche se avesse il coraggio di un guerriero, e ad un guerriero dovrebbero essere affidate attività di difesa o di polizia o così via.

La conoscenza spirituale è rara. Questo spiega perché gli spiritualisti siano le persone più utili nella società. Sono coloro in cui tutte le tre qualità, fisica, mentale e spirituale, sono ben sviluppate.

Possono non essere fisicamente forti, ma sono intelligenti, coraggiosi e altruisti. Perciò la società deve essere amministrata da persone spiritualmente consapevoli.

Quinto principio

Il metodo di utilizzazione dovrebbe variare secondo i cambiamenti di tempo, spazio e persone e l'utilizzazione dovrebbe essere di natura progressiva.

L'uso appropriato delle risorse deve variare col tempo, spazio e persona. Ogni atomo di questo mondo è diverso dall'altro. Ma non solo: ogni cosa subisce continuamente delle trasformazioni. Se c'è un elemento costante oltre alla Coscienza Cosmica, questo è il cambiamento. Le idee di ieri sono oggi superate e le idee di oggi saranno sorpassate domani. Qualcosa che funzionava nel passato non può più funzionare nel futuro. Perciò i metodi di utilizzazione delle risorse, le tecniche produttive, le idee, le teorie, le pratiche spirituali devono tutte essere adattate e riadattate nel tempo. Può accadere che siano differenti da persona a persona, da nazione a nazione, e perfino da pianeta a pianeta. Non solo l'utilizzazione delle risorse deve variare con l'ambiente essa deve anche essere di natura progressiva. Ciò significa che deve determinare anche un continuo avanzamento spirituale dell'individuo e della società. Tutte le nuove tecniche, invenzioni e scoperte devono essere utilizzate tenendo presente il concetto di progresso umano.

Il quinto ed ultimo principio del PROUT dà a questo sistema il carattere di adattabilità, che ha quindi una validità universale. Questo è ciò che lo farà apprezzare a tutti i popoli della terra, a tutte le società, a tutte le nazioni.

(Ravi Batra)

Ravi Batra è docente presso la Southern Metodist University a Dallas, USA. Autore di diversi best sellers ed esperto di macroeconomia ed economia commerciale internazionale. La Teoria PROUT è alla base di tutti i suoi studi e delle sue analisi. In Italia è stato insignito Per i suoi contributi all'analisi socio economica dei paesi ex socialisti, in Italia è stato insignito della medaglia d'oro del Senato della Repubblica.

2007-04-22 Proutist Universal Italia

PROUT è equilibrio fra:
Necessità delle persone
Garanzia delle necessità primarie (cibo, vestiario, casa, istruzione, sanità)
Distribuzione della ricchezza
Intervento statale
Garantire alle imprese l'acquisto di materie prime, energia e trasporti al prezzo minimo di mercato
Garantire la concorrenza, impedendo la formazione di monopoli e concentrazioni dannose di potere economico
Libero mercato
Controllo diretto dei lavoratori tramite la cooperazione coordinata per le grandi e medie imprese
Gestione a conduzione famigliare delle piccole imprese e delle imprese artigiane
Capitalismo, Comunismo e Democrazia Economica Notiziario di Cultura Proutista